30 maggio 2012

COUS COUS VEGETARIANO CON ERBA DI SAN PIETRO


Non c’è niente di meglio di un pranzetto fresco e  leggero in una calda giornata di sole.
Oggi vi voglio proporre una ricettina facile facile  ma con un tocco di originalità che non guasta mai: l’erba di San Pietro. Non la conoscete? Bene allora scopriamola insieme:

L'INGREDIENTE: ERBA DI SAN PIETRO


Cos’è l’erba di San Pietro?
Si tratta di una pianta erbacea rizomatosa che può raggiungere anche l’altezza di 120 centimetri, presenta foglie oblunghe e fiori gialli.
Ama il clima temperato del centro Europa e del nord Africa. Si coltiva mediante la divisione dei cespi e preferisce una dimora ampia, quindi è perfetta per essere piantata nell’orto o in ampi vasi sul terrazzo.

Quali le proprietà terapeutiche?
L’erba di San Pietro è antispasmodica, carminativa, diuretica e fantastica per la digestione.
Da appuntare anche la sua efficacia contro le punture di zanzare: pestate qualche foglia e applicate questo impasto sulle punture…proverete presto un senso di calma e liberazione dal prurito.
Molto utilizzata nel Medioevo, sin da allora se ne ricava un olio essenziale utilissimo per rimarginare le ferite. Insomma, un’erba dalle mille virtù.

Come si utilizza in cucina?
Può essere consumata sia a crudo che cotta, l’importante, come nel caso di tutte le erbe di questo genere, è non abusarne.
Secondo me si possono anche far essiccare le foglie al sole, sminuzzarle e conservarle in un barattolino ermetico: si potranno utilizzare durante tutto l’arco dell’anno per insaporire le pietanze.
Il suo sapore ricorda la menta ed è consigliata per completare frittate, secondi a base di verdure, ripieni per polpettoni e simili, nonché come complemento per i piatti a base di selvaggina.

Curiosità
Questa pianta che dalle mie parti è nota appunto come Erba di San Pietro, vanta altri nomi a seconda delle varie zone d’Italia come ad esempio: erba della Madonna,  erba di Santa Maria, menta greca, menta romana, erba amara o erba buona.
E infine un piccolo aneddoto: anticamente i suoi fiori venivano utilizzati anche come segnalibro nelle bibbie perciò vanta anche l’ appellativo di Erba della Bibbia.

E già che ci sono approfitto della ghiotta occasione per partecipare al contest indetto dalla simpatica Donatella di Fior di Rosmarino, ovvero


Ancora un primo piatto estivo? Bulgur con pesto e pomodorini

COUSCOUS VEGETARIANO CON ERBA DI SAN PIETRO
 (Ingredienti per 4 persone)

240 grammi di couscous precotto
200 grammi di ceci già pronti
8 pomodori secchi
10 capperi sotto sale
15 foglie di erba di San Pietro
400 millilitri di acqua bollente
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
½ carota
½ cipolla
1 costa di sedano
½ bicchiere di brodo
Sale e pepe q.b.

Portate ad ebollizione 400 ml di acqua, e salatela.
In una ciotola capiente mettete il couscous  precotto al vapore, versatevi l’acqua bollente, unite due cucchiai di olio extravergine e mescolate subito con un cucchiaio. Coprite e lasciate riposare per almeno 5 minuti.

In una padella versate un filo d’olio extravergine di oliva, e fate rosolare per qualche istante il sedano, la carota e la cipolla tritati finemente. Aggiungete i ceci, saltateli per un paio di minuti, irrorateli con mezzo bicchiere di brodo vegetale caldo e lasciate stufare fino a completo assorbimento del liquido.


Sciacquate i capperi per ripulirli dal sale, tritateli finemente insieme ai pomodori secchi e all’erba di San Pietro.

Sgranate il couscous con l’ausilio di una forchetta, poi aggiungete tutti gli ingredienti: i ceci, e il battuto di capperi, pomodorini ed erba di San Pietro. Mescolate il tutto e completate con un filo d’olioextravergine di oliva.

Servite tiepido o freddo. 

29 maggio 2012

EMERGENZA TERREMOTO INFORMAZIONI UTILI

Di seguito alcune informazioni utili che spero possano essere di aiuto alle popolazioni colpite dal sisma odierno.



Prego i gentili blogger e gli utenti che mi seguono di divulgare il più possibile.

Qualora aveste altre informazioni inseritele pure nella sezione dei commenti di questo post.

Date le difficoltà di comunicazione telefonica, si invita la popolazione ad aprire le reti wifi e usare il telefono solo se sussiste una vera emergenza. Si invitano altresì le popolazioni a non mettersi in viaggio in auto al fine di non ostacolare i mezzi di soccorso.

Numeri utili:

PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE: 800 840 840
PROTEZIONE CIVILE EMILIA ROMAGNA: 800333911 oppure 059.200200
PROTEZIONE CIVILE PROVINCIA BOLOGNA: 051/6598482
COMUNE DI MODENA: 059/20312

Hotel e strutture che offrono ospitalità gratuita:

HOTEL SPORTING – CAMPAGNOLA E. (RE)  Tel: 052275484 – 3923556690
HOTEL ASTRA - FERRARA Viale Cavour 55, 44121 FERRARA Tel: 0532 206088
DON ALBERTO comune di ARGELATO (BO).Via Funo 14, Alberto.maria.d@alice
HOTEL IMPERO -  CORTINA D’AMPEZZO Tel: 0436/4246
HOTEL HLIDAY INN, Via Enrico Mattei, 25 RAVENNA Tel: 0544 455902
HOTEL COMMODORE, via Lungomare Grazia Deledda 126, CAP 48015, CERVIA (RA) Tel: 0544-71666
HOTEL PERLA VERDE viale 2 Giugno 144, CAP 48015 MILANO MARITTIMA (RA) Tel: 0544-994014
HOTEL PRESIDNT via Irpinia 16, CAP 48015, CERVIA (RA) Tel: 0544-987470
RESIDENCE  Casa Temporanea di Bologna Tel: 0513140549



CHI VOLESSE DARE OSPITALITA’ ALLE POPOLAZIONI TERREMOTATE PUO’ FARLO QUI:  http://www.couchsurfing.org/group.html?gid=52939



Sbloccare le reti Wi-Fi:

Vodafone invita la popolazione emiliana ad aprire le connessioni wi-fi. Ecco come fare:
Vodafone:  http://lab.vodafone.it/news/2012/05/29/terremoto-nord-italia-come-rendere-accessibile-wifi-di-vodafone-station-e-vodafone-station-2/

Per gli altri operatori procedere seguendo queste istruzioni:
Tiscali: http://notizie.tiscali.it/articoli/pdf/12/05/apertura_rete_wifi.pdf
Tim:  https://twitter.com/TIM_Official/status/207419603457028096/photo/1

Appelli

FINALE EMILIA:  punto di  raccolta in Via di Sotto 1. Serve soprattutto acqua.
MEDOLLA: punto di  raccolta nel ‘Parco dei Musicisti’. Servono tende, camper, roulotte.

Come promemoria:

Il vademecum diramato dalla prefettura  da seguire in caso di terremoto: http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/05/29/news/ecco-i-comportamenti-da-adottare-in-caso-di-terremoto-1.5174557

23 maggio 2012

SCRIGNI DI PATATE
CON SORPRESA AL POMODORO…
OVVERO POMI’ D’AUTORE


Sarà il tempo decisamente troppo incerto per essere primavera inoltrata, saranno i mille impegni che ci portiamo dietro durante tutta la settimana, ma non si può assolutamente e in alcun modo resistere ad una coccola come quella che vi propongo oggi!

Si tratta di soffici, caldi e fragranti scrigni di patate aromatizzati con il basilico, ripieni di ottima salsa di pomodoro e gocce di provola affumicata. Una delizia da leccarsi i baffi, perfetta per essere servita tutto l’anno e da considerare come un vero e proprio jolly da appuntare nel ricettario personale! Senza dimenticare che l’apporto calorico è limitato (circa 290 calorie a porzione), quindi possiamo concederci questo piccolo peccato di gola senza cedere ai sensi di colpa.

Gli ingredienti sono reperibili durante tutto l’anno (fatta eccezione per il basilico che potete sostituire magari con dell’origano secco), e questi deliziosi scrigni possono essere serviti come antipasto, come contorno sostanzioso, come secondo piatto, magari rinforzandoli un po’ con le dosi della provola affumicata.

E non solo: un altro vantaggio è che si possono preparare anche in anticipo, fino al giorno prima!
Realizzate l’impasto seguendo la ricetta, riempite gli stampini, coprite con della pellicola e conservate in frigorifero sino al momento di infornare. Davvero molto pratici.


E per completare l’opera (è proprio il caso di dirlo) vi suggerisco un
nuovo prodotto che ho avuto occasione di scoprire e che mi è piaciuto molto: POMI L +

Che cos’è?
Non è la solita salsa di pomodoro, bensì una nuova versione contenente ancor più Licopene: ben il 50% in più e tutto naturale! Insomma, se ai classici prodotti che abbiamo comunemente in dispensa, possiamo aggiungere vantaggi del tutto naturali come l’aggiunta di antiossidanti, bè, non resta che farne una bella scorta!

SCRIGNI DI PATATE CON SORPRESA AL POMODORO
(Ingredienti per 6 persone)

800 grammi di patate a pasta gialla
2 uova
200 grammi di passata pomì L+
180 grammi di scamorza affumicata
120 grammi di parmigiano reggiano
un mazzetto di basilico
olio extravergine di oliva q.b.
Pangrattato q.b.
Sale e pepe q.b.

Lessate le patate già lavate partendo da acqua fredda che salerete solo al momento dell’ebollizione.
Quando risulteranno tenere, scolatele, lasciatele intiepidire, poi spelatele e schiacciatele con l’apposito attrezzo.

Lavate il basilico, sminuzzatelo e aggiungetelo al composto di patate che nel frattempo sarà diventato freddo; unite anche il parmigiano grattugiato, la scamorza affumicata ridotta a dadini e due cucchiai di olio extravergine di oliva. Amalgamate il tutto ed infine incorporate anche le due uova che avrete precedentemente sbattuto con l’aggiunta di un pizzico di sale e di pepe. Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo e ben legato.

Preriscaldate il forno a 200°.

Ungete per bene l’interno di sei cocottine in ceramica (in alternativa potete utilizzare i classici stampini usa e getta in alluminio), poi versatevi all’interno un paio di cucchiai di pangrattato e roteatele in modo da far aderire il pane grattugiato sia ai bordi che al fondo.

A questo punto riempite gli stampi per metà con il composto di patate, premete con il dorso di un cucchiaio per compattarlo, infine praticate una sorta di conca al centro; versate all’interno di quest’ultima abbondante salsa di pomodoro pomì L+.

Coprite con restante composto di patate, infine spolverizzate con ulteriore pangrattato.
Bucherellate la superficie con una forchetta ed infornate per 20 – 25 minuti a forno statico e fino a completa doratura.

Prima di servire lasciate riposare i vostri scrigni per 5 minuti, infine capovolgete su un piatto di portata. Buon appetito!

21 maggio 2012

TORTA CON RICOTTA,
POMODORINI E BASILICO
PER UN CONTEST PRIMAVERILE


Colgo con entusiasmo la possibilità di partecipare al contest indetto da Lucy di 'Ti cucino così ' , che ha come tema i colori ed i sapori della primavera: un’occasione ghiotta per preparare la mia torta con ricotta, pomodorini e basilico, che porta con sé i gusti delle primizie di stagione.

Ricotta vaccina piemontese: dolce, vellutata e candida…
Basilico: appena colto dal vaso sul terrazzo…
Pomodorini: appena acquistati al mercato dal contadino di fiducia…

Aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, dell’ottima pasta sfoglia e il gioco è fatto: una splenda torta fresca e gustosa per celebrare l’arrivo della bella stagione, fatta con soli ingredienti scelti e accuratamente selezionati, perché sono dell’idea che i piatti più semplici e poco elaborati necessitino di materie prime di qualità per essere davvero strepitosi.

Potete servire questa torta sia tiepida che fredda, e potete presentarla come antipasto, primo o, come nel mio caso piatto unico, abbinandola a della fresca insalatina mista condita sol con un filo d’olio e del sale, magari nero per dare un tocco ‘fashion’.


Un’altra ricetta primaverile? Farfalle alla carbonara con asparagi

TORTA SALATA CON RICOTTA, POMODORINI E BASILICO
(Ingredienti per 6 persone)

1 rotolo di pasta sfoglia fresca
250 grammi di ricotta vaccina freschissima
1 grosso mazzo di basilico
15 pomodorini
3 uova
50 grammi di parmigiano reggiano
Olio extravergine di oliva
Burro q.b.


Preriscaldate il forno a 180°

Preparate la teglia per la torta imburrandola e adagiandovi sopra il rotolo di sfoglia avendo cura di ripiegare i bordi su se stessi nel caso in cui vi sia dell’eccedenza. Bucherellate la base con una forchetta ed infornate per 5 minuti, poi astraete la tortiera e lasciate riposare.

Preferibilmente in un mortaio (ma se non l’avete a disposizione potete utilizzare il classico minipimer azionandolo a scatti per non far surriscaldare le lame), pestate il basilico che avrete precedentemente lavato e spezzettato con le mani aggiungendovi dell’ottimo olio extravergine di oliva, fino ad ottenere un pesto fluido e cremoso.


Preparate il ripieno: in un’ampia terrina lavorate con un cucchiaio di legno la ricotta, ed unitevi il parmigiano, un  pizzico di sale e una spolverata di pepe.  Unite anche il pesto e le tre uova che avete precedentemente sbattuto. Continuate a mescolare finché non otterrete un ripieno perfettamente amalgamato.

Versate il composto all’interno della sfoglia, e completate con i pomodorini lavati e tagliati a metà, facendoli affondare leggermente.

Infornate nuovamente a 180° per 15 minuti e servite tiepida o fredda.

10 maggio 2012

E DOMENICA?
ARROSTO ALLE ERBE


Un grande classico della cucina: l’arrosto.
Se fatto rispettando tutti i passaggi e le tempistiche risulterà tenerissimo, succoso e saporito: un piatto principe per i pranzi in famiglia della domenica.

Vi propongo la mia personale versione alle erbe che potete preparare anche in anticipo il giorno prima (sarà ancora più buono) e qualora avanzasse, anche se dubito fortemente, ricordate che potete porzionarlo e congelarlo: si conserverà per 3 mesi.

Un appunto sulla carne da utilizzare: in questo caso ho scelto un ottimo pezzo carne di maiale ideale per arrosti che resterà tenera grazie alla marinatura che preparerete precedentemente, in alternativa potete orientarvi sul manzo o sul vitello ed eventualmente procedere direttamente con la cottura.


Un altro arrosto di maiale? Lonza arrosto all’aceto balsamico
E per contorno: Insalata di patate con maionese alle foglie di ravanello

ARROSTO ALLE ERBE
(Ingredienti per 4 persone)

600 grammi di arrosto di maiale già legato
1 grosso mazzo di erbe miste (aneto, salvia, rosmarino, timo)
1 scalogno
3 spicchi d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
1 noce di burro
Brodo vegetale q.b.
Sale e pepe q.b.
Sbucciate gli spicchi d’aglio, tagliateli a metà e strofinateli sulla carne, massaggiando per qualche minuto.

Preparate le erbe: lavatele, asciugatele e tritatele finemente al coltello, dopodiché distribuitele uniformemente su tutta la carne, premendo in modo da farle aderire per bene.

A questo punto trasferite la carne in un recipiente ed irrorate con il vino. Lasciate marinare per un paio d’ore rigirando l’arrosto di quando in quando.

In un tegame dai bordi alti versate un filo d’ olio extravergine di oliva e fate appassire a fuoco medio lo scalogno, poi traferitevi la carne e rosolatela su tutti i lati (anche le estremità) a fiamma alta. Fate molta attenzione a non bucarla.
Regolate di sale e di pepe, sfumate con il vino bianco, poi coprite e lasciate cuocere per 35/40 minuti.

Abbiate cura di irrorare ogni tanto la carne con un mestolo di brodo e al momento del termine della cottura fate in modo da lasciare il sugo piuttosto liquido.

Quando l’arrosto è pronto, traferitelo su un tagliere  e lasciatelo riposare per almeno 15 minuti prima di tagliarlo; questo trucco vi consentirà di non disperdere i succhi in esso contenuti e di ottenere una carne morbida e saporitissima.

Prima di servire riducete parzialmente il fondo di cottura e aggiungetevi anche una noce di burro: renderà il sugo più saporito e vellutato. Servite caldo.

07 maggio 2012

CAVOLO VERZA ALLA TIROLESE:
TUTTA SALUTE!


Maggio, maggione non ti levar il cappottone”: così recita il proverbio e quest’anno, più che mai mi sembra essere assolutamente indicato.

La bella stagione, almeno dalle mie parti, continua a farsi desiderare e spesso, con il cielo plumbeo e l’aria decisamente troppo fresca per essere maggio, vien voglia di cibi confortanti.

Allora oggi vi propongo una ricettina facile, facile, ma assolutamente gustosa! E non solo: è anche economica (che di questi tempi non guasta) e leggera (si, per la prova costume…).

Ingrediente principe è il cavolo verza: ricco di vitamina A, C e K, e di sali minerali come potassio, ferro, fosforo e calcio, è perfetto nei regimi ipocalorici: apporta infatti solo 30 Kcal ogni 100 grammi ed ha anche un elevato potere saziante. Un vero toccasana!

Se quindi volete approfittare delle mille virtù di questo delizioso ortaggio, provate questa ricetta che ho trovato su un vecchio libro e vi assicuro che lo riproporrete ogni volta che ne avrete l’occasione!


Da provare con… Brasato speziato all’arancia

CAVOLO VERZA ALLA TIROLESE
(Ingredienti per 4 persone)

1 kilo di cavolo verza
3 spicchi d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 scalogno
½ bicchiere di vino bianco secco
Brodo vegetale q.b.
1 rametto di rosmarino
3 foglie di salvia
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 ciuffo di prezzemolo
Sale e pepe q.b.

Private la verza delle foglie esterne, poi lavatela con cura e tagliatela a listarelle.

Sbucciate lo scalogno, tritatelo finemente e fate lo stesso con gli spicchi d’aglio. Tritate finemente anche le erbe aromatiche che avrete precedentemente lavato ed asciugato.

In una padella molto grande, fate scaldare l'olio extravergine di oliva e se volete potete unirvi anche una grossa noce di burro (renderà ancora più gustoso il vostro piatto, in vero stile tirolese): stufate per qualche istante lo scalogno e l’aglio tritati, poi aggiungete le erbe. Lasciate insaporire per un paio di minuti, infine aggiungete il cavolo verza.

Lasciate soffriggere per 5 minuti, poi sfumate con il vino bianco ed aggiungete un paio di mestoli di brodo caldo. Coprite e lasciate stufare per 15 minuti a fuoco basso.

Aggiungete i semi di finocchio e regolate di sale e di pepe. Se necessario aggiungete ancora un mestolo di brodo vegetale e terminate la cottura lasciando andare il tegame coperto per altri 5 minuti a fuoco dolce.
Servite caldo.

02 maggio 2012

MUFFIN CON GOCCE DI CIOCCOLATO & UN PO’ DI STORIA



Ah, i muffins! Semplici dolcetti, ricchi di sapore che possono subire innumerevoli variazioni sul tema ma che costantemente rimandano a sensazioni così confortanti! Per me sono uno dei ‘comfort food’ per eccellenza, specialmente se consumati durante il pomeriggio di una pigra domenica uggiosa, magari abbinati ad un buon libro e ad una tazza di eccellente tè bollente.

Passiamo a qualche cenno storico riguardante questi meravigliosi dolcetti inglesi ai quali, erroneamente, vengono spesso attribuite discendenze americane, ma questi soffici mini plum cake nascono nei primi anni del ‘700 nel Regno Unito .
All’epoca non erano esattamente come quelli odierni, anzi, erano composti prevalentemente da rimasugli di pane, biscotti e patate e servivano per sfamare la servitù inglese.
Naturalmente da cosa nasce cosa, e la nobiltà inglese presto si accorse del profumo invitante e del sapore avvolgente di questi dolcetti, che vennero così inseriti tra le golosità da servire durante il classico ‘tea time’.
Col passare degli anni si è giunti alla creazione di innumerevoli varietà di muffins sia dolci che salati: nel primo caso, uno dei grandi classici è appunto quello con pezzetti di cioccolata, ma sono anche molto apprezzati quelli con le mandorle (adorati da Agatha Christie ), con mele, pere, caramello, frutti di bosco, scorze di agrumi, canditi e molto altro. Nella versione salata, invece, si può passare dai salumi alle verdure, soffermandosi anche sui formaggi: otterrete delle delizie perfette per accompagnare le tavolate più informali ed arricchire le cene dell’ultimo minuto.


Lo so, ormai vi ho messo l’acquolina in bocca e volete leggere la ricetta…ma prima, se vi piacciono la cucina inglese e le buone letture, allora vi suggerisco questo libro che ho acquistato qualche anno fa, ma che rileggo spesso e volentieri.



CREME E CRIMINI – Sonzogno Editore


Un’altra ricetta sfiziosa? muffins salati con pere e brie

MUFFINS CON GOCCE DI CIOCCOLATO
(Ingredienti per 6 muffins)
190 grammi di farina 00
95 grammi di burro fuso
50 grammi di cioccolato fondente di qualità
100 grammi di zucchero
100 millilitri di latte
1 uovo
½ bustina di lievito per dolci
1 baccello di vaniglia
1 pizzico di sale

Per preparare al meglio i muffins conviene partire con la suddivisione tra ingredienti secchi e umidi.

Per prima cosa lavoriamo con quelli secchi: in un contenitore capiente mettete la farina e il lievito setacciati, lo zucchero, un pizzico di sale e il cioccolato. Abbiate cura di sceglierlo di ottima qualità e di spezzettarlo uniformemente (se lo acquistate in barrette, potete inserirlo già suddiviso in grossi pezzi in una busta in plastica, avvolgerla in un canovaccio e pestare con un mattarello: facile e anti stress!). Mescolate il tutto.

Intanto portate i forno ad una temperatura di 180° Ora lavorate gli ingredienti umidi: in un altro contenitore capiente, trasferite il burro fuso freddo (mi raccomando che non sia caldo altrimenti cuocerete preventivamente l’uovo), e aggiungete l’interno del baccello di vaniglia che preleverete con la punta di un coltello dopo averlo tagliato in due nel senso della lunghezza. Mescolate con l’ausilio di una frusta. Unite al burro ed alla vaniglia, un uovo, il latte e amalgamate per bene. Ora procedete unendo gli ingredienti umidi a quelli secchi e mescolate con cura.

Ultimo step: trasferite l’impasto in una caraffa per riempire più comodamente lo stampo da muffins precedentemente foderato con dei pirottini o con della carta forno (nel caso di quello in silicone non serve foderare, se non per necessità estetiche). Cuocete per 20/25 minuti. Quando pronti, spegnete il forno, apritelo e lasciate riposare i muffins ancora per 5 minuti prima di estrarli.
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