17 giugno 2008

IL RISOTTO


E’ uno di quei piatti che inserirei tra i comfort food più apprezzabili.
La realizzazione non è complicata ma per fare in modo che riesca davvero bene bisogna prestare molta attenzione alla mantecatura finale, in modo che risulti morbido e cremoso. Con i piccoli accorgimenti di seguito riportati questo risotto riuscirà anche a coloro i quali non sono ancora molto pratici in cucina e potranno divertirsi arricchendolo di profumi e sapori nuovi.

RISOTTO ALLO ZAFFERANO CON ROBIOLA E PROFUMO DI SALVIA.
(Ingredienti per 4 persone)

300 grammi riso Carnaroli
100 grammi di robiola fresca
1 bustina di zafferano (o 10 stimmi)
8 foglie di salvia
1 cipolla rossa
2 cucchiai diolio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale q.b.
noce moscata q.b.
sale e pepe q.b.

Nota:Per preparare un buon risotto consiglio di utilizzare una pentola in terracotta dai bordi alti posizionata sul fornello piccolo e con la presenza dello spargifiamma, ma se non l’avete a disposizione va bene anche un tegame in acciaio inox.

In un tegame versate due cucchiai di olio extravergine e aggiungete la cipolla rossa tritata finemente; lasciatela imbiondire a fuoco medio per un paio di minuti poi mettete a tostare il riso.

Rigirate con un cucchiaio di legno poi aggiungete il vino bianco e lasciate sfumare, a questo punto continuate a mescolare e fate cuocere per 15 minuti aggiungendo, quando necessario, del brodo vegetale caldo in modo da mantenere umida tutta la preparazione.

Quando il riso è quasi cotto unite la salvia tritata molto finemente, la noce moscata e un’abbondante macinata di pepe nero. Fate cuocere a puntino, poi spegnete la fiamma e aggiungete la robiola e lo zafferano; mescolate il tutto dal basso verso l’alto in modo da incorporare aria e da ottenere un risotto soffice e vellutato (ricordate che se utilizzate lo zafferano in stimmi vi conviene farlo sciogliere precedentemente in un mestolo di acqua calda e suggerisco di unirlo qualche minuto prima).
Decorate con della salvia fresca e a piacere unite dei riccioli di burro.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Nadia, sono proprio d'accordo con te! Sarò la trradizione del nord, sarà quel che sarà, ma noi il risotto lo mangiamo spessissimo. Tra l'altro, una cosa che mi sconvolge è vedere quanto gente sia totalmente incapace di farlo. Mah...
Parliamo invece dello zafferano...sto iniziando ad odiarlo. Ho speso un capitale per comprare quello in stimmi, da quello de L'Aquila a quelli toscani, passando per la Sardegna, ma non riesco mai ad ottenere un risultato adeguato. Di solito lo pesticchio, lo metto in una tazzina d'acqua tiepida mezz'ora prima di usarlo, ma niente da fare! Hai per caso dell dritte?
Grazie mille!

Cuoche dell'altro mondo ha detto...

Mi sono avvicinata al risotto grazie al blog, prima non lo mangiavo praticamente mai. E sono diventata una gran risottara :-) Ultimamente ho usato uno zafferano sardo e l'ho trovato ottimo. Quello dell'Aquila (pur essendo di lì) non mi fa impazzire.
Sempre molto interessanti i tuoi post. Ciaooo, Alex

Sara @ Fiordifrolla ha detto...

Adoro il risotto, in tutte le sue versioni più disparate! E' un piatto semplice, ma bisogna saperlo fare, concordo con te... Trovo questo post molto ben fatto e preciso, come sempre del resto!
Un bacio e buon pomeriggio!

NADIA ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
NADIA ha detto...

@Spilucchina: in effetti spesso chiamano risotto qualsiasi cosa che sia a base di riso anche se del tradizionale risotto non ha proprio nulla!
Ma torniamo al "problema" zafferano: quello in stimmi deve essere sciolto in un pò d'acqua calda anche solo 10 minuti prima dell'utilizzo e poi si dovrebbe sciogliere definitivamente nella pietanza che stai preparando; se, però, non accade così può essere che quello che utilizzi sia troppo secco e abbia perso tutte le sue proprietà. Francamente non trovo altra spiegazione perchè a me si è sempre sciolto e ne ero anche certa della freschezza...provo a documentarmi ancora un pò...

NADIA ha detto...

@Alex e mari: anch'io adoro i risotti e lo zafferano è qualcosa di stupendo! L'importante è controllare bene le etichette quando lo si acquista e se lo si trova in vendita a prezzi troppo vantaggiosi allora è meglio diffidare perchè potrebbe anche trattarsi di quello additivato con plovere di mattone :S
@Camomilla: grazie, sei sempre molto carina; buon pomeriggio anche a te!

Dolcetto ha detto...

Delicatissimo questo risotto, complimenti!

Anonimo ha detto...

Nadia, grazie! Proverò a verificare...nel frattempo, tenterò qualche altro trucchetto!

MilenaSt ha detto...

Non è semplice preparare un risotto a regola d'arte, ma con la passione e l'impegno i risultati possono essere apprezzabili.
Lo zafferano è un mondo da esplorare: io lo uso anche per aromatizzare lo yogurt.

Günther ha detto...

questo è un signor risotto, complimenti un piatto unico che vorrei vedere sempre sulla mia tavola, ciao

Sara B ha detto...

bravissima: le tue indicazioni sono perfette! ho imparato da poco a fare il risotto COME SI DEVE: mi ricordo che da piccola a casa mia non lo facevamo mai... al massimo riso bollito e condito col sugo... bleah!
ciao :-)))

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

ciao...passando per caso mi sono imbattuto nella ricetta risotto. Mi sembra ottima! L'unica cosa che non mi convince è l'uso della pentola di terracotta...durante la mantecatura di solito è necessario fermare la cottura del risotto per non farlo scuocere...la pentola di terracotta invece fa esattamente l'opposto. Perchè la consigli? Saluti

NADIA ha detto...

@ominosalato: ti rispondo con molto piacere: personalemene utlizzo la pentola in terracotta perchè consente al riso di giungere ad una cottura più uniforme e gli ingredienti che inseriamo mantengono intatti tutti i loro sapori e profumi.
E poi, hai mai provato a realizzare un risotto con un tegame in coccio e con uno in inox? Non ti sei accorto dell' abissle differenza?
Ed infine il discorso della mantecatura non l'ho mica capito, sai? Insomma in base a quello che dici quando spegni la fiamma sotto una pentola in inox questa si raffredda immediatamente? La mantecatura deve essere fatta fuori dal fuoco per legare bene il tutto e per garantire un risultato "all'onda" grazie alla corretta maniera di mescolare..
Comunque sia mi ha fatto piacere averti da queste parti!
A presto!

Anonimo ha detto...

@NADIA
grazie per la riposta! proverò nella pentola di terracotta. Il discorso della mantecatura è che il riso non deve continuare a cuocere durante questa operazione. Le pentole in inox naturalmente non diventano subito fredde, ma è certo che quelle in terracotta rimangono ad alta temperatura per un bel pò. Per questo non mi convince molto, tutto li. Ma non in maniera "assoluta", infatti la terracotta per alcune ricette è spesso da preferire che l'inox o il rame. A presto!

NADIA ha detto...

@ominosalato: bè, chiaramente la terracotta ha una conduzione diversa, ma il punto è che io partivo dal presupposto che una volta mantecato si serve subito nei piatti, no? Quindi escludevo il problema a priori, ma se per esigenze varie sai che non lo consumerai appena pronto allora è meglio un tegame in inox...(ma il risultato non è comunque lo stesso..)
Ma sono anche dell'idea che "de gustibus non disputandum est" :)

Anonimo ha detto...

@NADIA
sono d'accordo con te! La cucina è una scienza libera e ogniuno può cucinare, mescolare, friggere e mangiare ciò che vuole e farlo come vuole. Però, scusami se insisto, da un punto di vista strettamente tecnico (e dunque solo in questo senso, capiamoci) la terracotta non è lo strumento propriamente adatto per un risotto. Prova a sentire 10 chef professionisti e in 10 ti confermeranno la cosa. Poi, naturalmente, si può benissimo cuocere un risotto nella terracotta...e questo è ciò che conta! Per quanto riguarda la mantecatura ribadisco che è "durante" la mantecatura che il riso deve "bloccarsi" di cottura. Il mio discorso non era riferito al servirlo subito o dopo. Pensa che molti chef, proprio per bloccare la cottura durante la mantecatura del risotto allo zafferano spostano la pentola in inox o rame dal fuoco e la appoggiano su un canovaccio ripiegato e inzuppato di acqua fredda. Questo proprio perchè il fondo della pentola deve calare di temperatura. Comunque, queste sono tutte cose molto tecniche. L'unico consiglio - permettimelo - che voglio dare, visto che tu dedichi la tua ricetta anche ad un pubblico di "alle prime armi" con il risotto, è se si usa la terracotta di stare molto attenti a non scuocere il risotto. Dunque incominciare la mantecatura per tempo. Non c'è niente di peggio che un risotto allo zafferano scotto! Ribadisco, tutte cose molto tecniche e va bene anche la terracotta. Importante è che sia buono! Il tuo blog è molto curato e le ricette sono proprio belle. Grazie per l'ospitalità e a presto!

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