29 marzo 2008

SALMONE IN SALSA



Questa volta ho superato le mie aspettative: già il fatto di essere riuscita a pulire il magnifico salmone che sono riuscita a trovare è stato un grande successo (non sono molto abile con il pesce...ma si sa che ogni piccolo grande chef ha il suo tallone d'Achille), e poi mi sono aggiustata con quello che avevo a disposizione e ho tirato fuori questa insolita ricetta, che secondo me merita di essere provata.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

600 grammi di salmone in un unico filetto
1 decilitro di panna da cucina
20 steli di erba cipollina
2 cucchiaini di senape dolce
2 cucchiai di olio extravergine
vino bianco secco q.b.
sale q.b.

Pulite il filetto di salmone: eliminatene la pelle esterna con decisione ma stando attenti a non rovinarne le carni, poi, con l'apposita pinzetta, togliete le eventuali spine.
Sciacquatelo sotto un getto di acqua fredda e tagliatelo con un coltello dalla lama molto affilata a striscioline di 2 cm di larghezza.

Lavate l'erba cipollina e tagliuzzatela con le forbici; mettete a scaldare in una padella l'olio extravergine. Cospargete i pezzi di salmone con un velo di senape dolce, poi metteteli nella padella con l'olio caldo e fatelo rosolare a fuoco medio per qualche istante. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e quando sarà evaporato abbassate la fiamma e aggiungete panna ed erba cipollina.

Quando la panna sarà addensata regolate di sale e servite. Per chi gradisce consiglio l'aggiunta di una spolverata di pepe rosa appena macinato.

QUESTA SERA...HAPPY HOUR!

Famosissima moda Londinese, è ormai da qualche anno un'abitudine che accompagna anche la prima parte della serata di molti Italiani.

L'Happy Hour è una pratica che richiede poco impegno nell' organizzazione ma che solitamente porta un successo garantito;

COME ALLESTIRE UN HAPPY HOUR DI SUCCESSO?

Per prima cosa una bella notizia: non occorrono inviti scritti o fatti con largo anticipo, ma in genere ce la si cava con una semplice telefonata fatta il giorno prima.

A CHE ORA?

L' orario più indicato è quello del "dopo ufficio", ad essendo un'occasione davvero molto informale si lascerà un buon margine per l'arrivo degli invitati, in genere li si aspetta tra le 18 e le 19 (altrimenti si sconfinerebbe nell'orario riservato alla cena e non sarebbe più un aperitivo informale).


QUALE ATMOSFERA?

Trattandosi di un avvenimento molto easy non sono richiesti particolari accorgimenti quindi optate per servizi poco impegnativi ed eccedete pure nei colori, nelle fantasie e nei materiali; bicchieri in vetro colorati, piattini dall'aspetto orientale, tovaglioli di carta con stampe in technicolor possono essere delle idee semplici ma al contempo originali.


Non dimenticate la musica: un sottofondo jazz è sempre ben apprezzato e solitamente incontra il gusto di tutti.


Accendete delle candele colorate e magari delicatamente profumate e disponete sedie e poltroncine in soggiorno in modo quasi casuale... chiaramente se avete a disposizione un bel giardino o un ampio terrazzo organizzerete la cosa all'esterno (chiaramente quando le temperature lo consentono oppure altro che happy hour di successo!!!). Per quanto riguarda cibi e bevande disponeteli su dei tavoli non troppo pretenziosi, magari utilizzate dei runner colorati e allegri e vedrete che gli ospiti saranno ben lieti di servirsi da soli.

CIBI e BEVANDE...

Sono la chiave del successo del nostro cocktail party!
Per quanto riguarda le bevande consiglio di scegliere cose semplici e non troppo alcoliche: va bene il calice di vino bianco servito freddo, ok per il prosecco di qualità ma attenzione nella preparazione di Martini, Mohito, Cosmopolitan e soci che dovranno avere basse percentuali si alcool.
Ora veniamo al cibo: ottima idea i finger food, ma non troppo carichi di salsine, ma sono anche consigliabili pinzimoni, bruschette, formaggi (magari abbinati a delle ottime confetture come cipolle di tropea, pomodori verdi ecc), salatini e pizzettine di indubbia qualità.


Detto ciò spero che la prossima volta che vorrete vedere i vostri colleghi o i vostri amici dopo una lunga giornata di lavoro opterete per una simile alternativa: facile, veloce, divertente, originale e di sicuro successo.



28 marzo 2008

ZUCCHINE E FORMAGGIO???

Adoro le zucchine, in tutti i modi: crude, al forno, farcite, trifolate ecc... ma come le ho preparate ieri sera era è stata davvero una bella sorpresa gustativa.

Avevo a disposizione anche un bel pezzo di formaggio Bra tenero e l'immancabile aceto balsamico, quindi mi sono studiata questa preparazione i cui sapori sono ben legati tra loro con note agrodolci che deliziano il palato; un piatto sano, completo e leggero adatto per tutte le stagioni.

ZUCCHINE CON FORMAGGIO MARINATO AL BALSAMICO
(Ingredienti per 4 persone)

5/6 zucchine verdi di media grandezza
150 grammi di formaggio Bra semi stagionato
4 cucchiai di aceto balsamico di qualità
7 cucchiai di olio extravergine di oliva qualità Mosto
3 cucchiai di prezzemolo fresco
3 cucchiai di semi di papavero
sale e pepe q.b.

Per prima cosa preparate il formaggio marinato: pulite il pezzo di Bra dalla crosta e tagliatelo a cubettini di circa 1 cm x 1 cm, mettetelo in una scodella a marinare con una emulsione fatta da 4 cucchiai di aceto balsamico di Modena e 7 cucchiai di olio extravergine di oliva (meglio se Ligure e se di qualità Mosto... comunque l'importante è sempre la qualità); spolverizzate tutto con i semi di papavero e coprite della pellicola.

In un tegame capiente mettete a scaldare un filo d'olio extravergine, intanto lavate le zucchine, privatele delle estremità e tagliatele a dadini regolari; mettetele a cuocere nel tegame con l'olio e lasciatele andare per 15/20 minuti. Durante la cottura giratele spesso ma delicatamente con un cucchiaio di legno e ogni tanto aggiungete un mestolino di acqua calda.

Quando le zucchine saranno tenere regolatele di sale e pepe mettetele in un bel piatto da portata, poi aggiungete il formaggio con tutto il suo condimento e date un'ultima spolverata di semi di papavero.

In questo modo il formaggio tenderà ad ammorbidirsi e il contatto tra il balsamico, l' olio e le zucchine calde sprigionerà fantastici aromi e deliziosi sapori delicatamente agrodolci.



27 marzo 2008

OOOPS, MI HANNO FATTO UN PRESENTE!

"Tesoro, venerdì saremo a cena dai Vattelapesca..."

Panico! Sia perché sarebbe un po' insolito avere amici con questo cognome (senza offesa, eh...), ma soprattutto per il fatto che non si sa mai cosa regalare. Ma sarebbe anche troppo semplice stilare il classico elenco del si regala - non si regala (che comunque provvederò a fare... non mi sfuggite:)) quindi ho pensato anche a chi si trova ad ospitare e che quindi incontra l'imbarazzo di ricevere doni inaspettati.

Come comportarsi quando si riceve un presente?


Fiori and Co.

Generalmente la padrona di casa riceve un bel mazzo di fiori (spesso anche quando l'invito riguarda una cena e in tale circostanza non si dovrebbero regalare, ma al massimo inviarli il giorno successivo come ringraziamento) e dopo aver ringraziato, senza troppi salamelecchi, si premurerà di scartarlo subito e di metterlo in un bel vaso che magicamente avrà subito a tiro. Ricordate che la brava padrona di casa ha doti inimmaginabili...si fa per dire... però sapendo in anticipo che potrebbe ricevere delle composizioni floreali avrà già preparato alcuni vasi di diverse dimensioni per non farsi cogliere impreparata rischiando di abbandonare i propri ospiti per dedicarsi alla ricerca del vaso perduto.


Cioccolatini, vini e affini.


Anch'essi sempre molto graditi, devono essere utilizzati proprio durante l'occasione in questione.
Quindi se ricevete dei finissimi cioccolatini disponeteli in un bel vassoio o su una graziosa alzatina e serviteli a fine pasto con il rito del caffè; nel caso di un vino dovrete trovare il giusto piatto cui abbinarlo, sacrificando quella che era la vostra scelta iniziale in modo da condividere il presente con tutti gli altri invitati.

Oggettistica di vario genere.

Gli ospiti più originali o quelli più "intimi" possono omaggiare i padroni di casa con qualcosa di più personale; spesso si tratta di candele, cornici, oggetti per la casa ecc. per lei, e di sigari o altri ammennicoli per lui.
In questo caso la regola è la stessa: ringraziare con fare gentile e sorridente ma senza mai esagerare, (gli altri ospiti potrebbero sentirsi a disagio) e provvedere subito a mettere in una zona di risalto del salotto o della sala da pranzo l'omaggio ricevuto.


Insomma anche ricevere dei regali, seppur poco impegnativi può essere una dura prova per i padroni di casa, ma l'importante per sapersela cavare è mantenere sempre sobrietà ed eleganza anche nel ringraziamento.

LA MELA ALL' IMPROVVISO


Ieri sera ho fatto una scoperta davvero deliziosa... ora vi racconto come sono andate le cose.

Partendo dal presupposto che in casa non avevo quasi nulla da mangiare ho improvvisato una banalissima caprese (chiaramente condita con il mio olio extravergine preferito!), però dopo un'intensa giornata di lavoro avevo bisogno di qualcosa che mi tirasse un po' su il morale.
Mentre stavo per addentare parte dell'uovo di Pasqua rimastomi, mi è venuto in mente che avevo ancora un paio di mele renette in frigo e quindi ecco l'idea:

VENTAGLI DI MELE RENETTE CON SALSINA CARAMELLATA.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

- Per i ventagli:
60 grammi di farina 00
1 cucchiaio di zucchero
2 uova intere
2 decilitri di latte
burro q.b.
sale q.b.

- Per la farcia:
4 mele renette
130 grammi di burro
50 grammi di zucchero

Procuratevi una capiente terrina e setacciatevi la farina in modo da evitare ogni tipo di grumo, poi aggiungete le 2 uova intere, il latte (meglio se scremato per avere maggiore leggerezza), un cucchiaio di zucchero, un pizzico di sale e mescolate il tutto energicamente con una frusta. Dopo qualche minuto otterrete un composto morbido, vellutato, liscio e cremoso.

Lasciate riposare la pastella per 20/30 minuti.

Nel frattempo lavate, sbucciate e tagliate a dadini le mele renette, e mettetele a cuocere in un padellino con 50 grammi di burro fuso; cospargete di zucchero e lasciate andare per 10 minuti a fiamma medio - bassa, mescolando di tanto in tanto.

Preparate i ventagli: so che può sembrare un po' complicato, ma dopo il primo gli altri saranno una passeggiata.
Procuratevi un padellino da crepe o comunque antiaderente di 16 cm di diametro, imburratelo leggermente e fatelo scaldare a fiamma media, poi versatevi mezzo mestolino di pastella (in modo da ottenere uno strato sottile) e fate cuocere su ambo i lati fino a raggiungere una bella doratura, continuate così fino ad esaurimento della pastella.

Infine realizzate la salsina al caramello: in un tegamino versate 2 tazzine d'acqua e 2 cucchiai di zucchero lasciate sciogliere per qualche istante, ma non fino ad addensarlo, e volendo aggiungete anche delle mandorle sminuzzate o delle noci frantumate.

Ora componete: in una crepe mettete un cucchiaio abbondante di mele e piegate prima a metà nel senso della lunghezza e poi ancora a metà e infine versate sopra un filo di salsina al caramello ed il gioco è fatto!

Questi ventagli sono indicati anche per essere una valida soluzione quando si hanno ospiti, infatti una volta composti come sopra indicato lasciateli in caldo in forno fino al momento di servire e solo all'ultimo aggiungete la salsina al caramello.

26 marzo 2008

NON SI PUO' VIVERE SENZA


E visto che ci troviamo alla fine di marzo conviene pensare ad organizzare la nostra piccola coltivazione domestica di erbe, spezie & Co.

Il basilico è una delle mie erbe aromatiche preferite: dolce, delicato, profumato e saporito sa abbinarsi perfettamente con ogni tipo di piatto, dalla semplice caprese fino a diventare un fresco sorbetto o una varietà di cioccolatino.

Dunque bando alle ciance e mettiamoci all'opera: innanzitutto è bene precisare che il periodo di semina è proprio quello tra la fine di marzo e i primi di aprile, quando le temperature cominciano a farsi più miti e tutta la natura si risveglia dai grigiori invernali.

La vera identità del basilico:
difficile a dirsi dato che ne esistono ben 40 tipi diversi ma quelli che comunemente utilizziamo in cucina sono il genovese o il napoletano. Caratterizzato dalla classica foglia verde brillante è fedele amico dei cuochi di sempre dato che è noto in cucina fin dal tempo degli antichi greci; apprezzato nei secoli anche come antisettico, antinfiammatorio e diuretico, in estate può essere utilizzato come rimedio contro le zanzare se passato sulla pelle.

Come coltivarlo?
Essendo un'erba aromatica piuttosto umile non ha grosse pretese; intanto acquistate in un centro specializzato dei semi che metterete a dimora in un grosso vaso o in una capiente cassetta piena di terriccio fresco e ben drenato. Ponete il tutto in una zona riparata da correnti fredde perché in questa stagione potrebbero rovinare irreparabilmente le piccole piantine.
Dopo qualche giorno vedrete germogliare i primi esemplari e quando avranno raggiunto i 3/4 cm di altezza potrete travasarli in un contenitore più capiente, distanziando ogni piantina di 10 cm l'una dall'altra.
Nell'arco di poco tempo, e avendo la costanza di mantenere sempre il terriccio piuttosto umido, vedrete crescere il vostro basilico e verso i primi di giugno potrete raccoglierlo ed utilizzarlo per le preparazioni più gustose. Attenzione: non consumatelo quando ha ancora piccole dimensioni perché finché non giunge a giusta "maturazione" racchiude in sé delle sostanze tossiche che potrebbero procurare piccoli fastidi.

Conservazione e utilizzo.
Bé, in cucina non dovete fare altro che lasciarvi seguire dalla vostra fantasia, perché grazie alla sua delicatezza si abbina ad ogni tipo di preparazione.
Per quanto riguarda la sua conservazione e dato che spesso nel periodo estivo ci capita di averne grosse quantità, consiglio di congelarlo, quindi pulitelo con uno strofinaccio umido, spezzettatelo con le mani (non tagliatelo con le forbici o con il coltello, perché l'acciaio lo ossida disperdendone le proprietà migliori) e ponetelo in un recipiente come quello per fare i cubetti di ghiaccio, così avrete sempre a disposizione delle monodosi di basilico freschissimo.
Ma non è tutto, se volete potete pestarlo leggermente nel mortaio con mezzo spicchio di aglio e imbottigliarlo con dell'ottimo extravergine, per avere un condimento sano e goloso a disposizione tutto l'anno... oppure essiccatelo in forno per qualche minuto ad alta temperatura, poi tritatelo e aggiungetelo al barattolo del sale e sentirete che aromi.

POLPETTINE ALLA SENAPE


Slurp!

Queste polpettine sono davvero deliziose: tenere, soffici, saporite e leggere.
Ideali sia per una cena romantica che per il classico pranzo della domenica in famiglia si realizzano in breve tempo e con poca spesa.
Ecco come fare:

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

450 grammi di carne tritata di suino
100 grammi di ricottina fresca
2 cucchiaini di senape forte
2 uova intere
20 steli di erba cipollina
500 ml di brodo vegetale
100 ml di vino bianco secco
pan grattato q.b.
sale q.b.

Per prima cosa preparate le polpettine armandovi di santa pazienza perché è un procedimento un po' noioso. In una terrina sbattete leggermente le uova intere con un pizzico di sale, poi aggiungete la carne tritata, la ricotta, la senape, e l'erba cipollina finemente tritata; amalgamate bene il tutto e ricavatene delle palline della dimensione di una noce che tufferete nel pan grattato.

Quando avrete preparato tutte le polpettine, fate scaldare in una padella antiaderente l'extravergine, poi aggiungete la carne e fate rosolare per qualche istante; sfumate con il vino bianco e quando si sarà asciugato aggiungete parte del brodo.
Lasciate cuocere per 15 minuti a fiamma media, avendo cura di aggiungere dell'altro brodo caldo qualora ce ne fosse bisogno. Impiattate le polpettine ricoprendole con il loro sughetto e servite subito.

PICNIC DI PRIMAVERA - LESSON 2


Il picnic è un'occasione informale di ritrovo e per questo non prevede regole od etichette particolari ma si lascia alla discrezione dei partecipanti l'assunzione di toni pacati e il rispetto del buon gusto.

Una cosa sulla quale mi permetto di insistere è l'attenzione nei confronti della natura: evitate assolutamente di sporcare, rovinare, imbrattare, contaminare o insudiciare il luogo che avete destinato al vostro picnic e anche se la tentazione è forte non raccogliete fiori e piante in genere, ma piuttosto fate loro delle belle foto, risparmiandole ad una triste fine.

Finiti i moralismi passiamo ai fatti:

LEZIONE N° 2: occorrente necessario.

Potete scegliere se accontentarvi di pranzare frugalmente su di un plaid o se preferite la comodità di un tavolino e di qualche sedia, in questo caso, anche in base al numero dei partecipanti, designate qualcuno di portare l'occorrente; nell'organizzazione di simili ricorrenze è bene fare in modo che ciascuno dia il suo contributo, quindi chi si occuperà delle vivande non avrà il problema degli intrattenimenti ecc...

Tra le altre cose che vi occorrono ci sono: tovaglie e tovaglioli, piatti posate e bicchieri (che data l'occasione possono essere in allegra plastica colorata),ceste per contenere i cibi, coperte, cuscini, giochi, pietanze, dolci e bevande. Cercate di essere originali, quindi scegliete stoffe e tessuti allegri, colorati e brillanti; optate per contenitori inconsueti per conservare cibi e bevande, come cesti e cappelliere e non dimenticate di procurarvi grosse borse termiche per mantenere a giusta temperatura i cibi più deperibili. Infine ricordate di portare anche un bell'ombrellone per proteggervi dal sole, oppure se vi trovate vicino a degli alberi utilizzate un grosso telo legato ai rami che offrirà anche una suggestiva ambientazione coloniale.

Menù ideale.

Potete sbizzarrirvi con la preparazione di stuzzichini, frittatine, tramezzini, insalate e quant'altro, basta che si tratti di cibi freschi, semplici, rustici e di stagione.
Un bel plateau di formaggi, magari accompagnati da apposite confetture da abbinamento come cipolle, pomodori verdi, ribes, uva ecc sarà un sicuro successo facile da servire e delizioso da gustare, ma anche salumi, quiches di verdure, insalate di pasta fredda, tramezzini al tonno, al salmone, all'arrosto, e per finire un mondo di dolci fatti in casa: crostate di frutta, muffins e biscotti.
Non scordate le bevande: acqua, vini bianchi freschi, bibite varie, succhi di frutta e thermos di caffè.

Intrattenimenti & Co.

Un picnic è anche l'occasione di riscoprire passatempi ormai lontani dall'era tecnologica e quindi accanto all'immancabile pallone aggiungete anche un mazzo di carte e se siete attrezzati anche il classico volano o le bocce da spiaggia, colorate e divertenti.

25 marzo 2008

PICNIC DI PRIMAVERA - LESSON 1


Un pallido sole tiepido inizia a fare capolino dopo i grigiori invernali... gli alberi da frutto cominciano a buttare le gemme più preziose e la voglia di uscire di casa si fa sempre più irrefrenabile!Proprio ieri ho partecipato ad una deliziosa grigliata tra amici ( il BBQ fa sempre la sua figura e... piace proprio a tutti) e se non fosse stato per il maltempo ci saremmo prodigati nell'0rganizzazione di un picnic "vecchio stile".

Ma come si organizza un vero picnic?

Potrebbe sembrare una cosa semplice e banale ma una scampagnata necessita di organizzazione e metodo (per dirla alla "Hercule Poirot"...); piatti, posate, tovagliati, menù, bevande, inviti abbigliamento e comfort vari sono il crucci di ogni bravo "picnic planner".

Ma cominciamo dal principio: cos'è un picnic? Ok, ok, non stavo sottovalutando la vostra conoscenza ma forse non tutti sanno che la nascita di questa simpatica pratica è da collocarsi nella Francia del 1600 e nello specifico grazie alla trasgressione di certi nobili che rubacchiavano nelle loro stesse cucine del cibo (pane, formaggio, frutta ecc) per poi gustarlo in un più piacevole contesto bucolico come quello offerto da giardini e parchi.Ed ora basta con la teoria e passiamo ai fatti:

LEZIONE N° 1: Inviti, luoghi e cortesie immancabili.

Un bel plaid, qualche panino ed il gioco è fatto... più o meno!

Pranzare all'aperto può essere un po' più complicato di come sembra; intanto bisogna programmare: con l'arrivo della bella stagione abbiamo tutti mille cose da fare quindi è bene avvisare gli invitati con una telefonatala almeno 15 giorni prima del fatidico giorno, specificando luogo ed orario di ritrovo; il giorno prima della data stabilita farete un nuovo giro di telefonate per assicurarvi della presenza di tutti gli invitati e se proprio il tempo non è clemente saprete dirottare tale bruch a casa vostra con la non-calanche di un'esperta padrona di casa.

Dove organizzare tale ritrovo?

Consiglio di non avventurarsi alla cieca, bensì di cercare un ambinete confortevole, pulito, isolato ma non troppo (di modo da non dare fastidio ad altri vicini di picnic, specie se si portano dei bimbi), e comodo alle vie di accesso (la vostra macchina sarà fondamentale per contenere tutte le cose di cui avrete bisogno).

Vi avevo detto o no che non sarebbe stato così semplice? Cominciate a cercare una location adatta e a fare le prime telefonate che nella prossima lezione cominciano le vere magangne :)

22 marzo 2008

FUSILLI LUNGHI AL RAGU' DI SPADA


Con l'arrivo della bella stagione aumenta la voglia di uscire di casa, di abbandonare la solita routine, e il quotidiano tran-tran che ci ha malinconicamente accompagnato per tutto l'inverno!

Quindi che cosa c'è di meglio che passare del tempo con gli amici più cari? Credo nulla... a meno chè non ci aggiungiamo un buon primo piatto leggero e raffinato contraddistinto da ingredienti semplici e di stagione come quello che oggi vi voglio proporre: fusilli lunghi al ragu' bianco di pesce spada e olive.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

350 g di pasta ( in questo caso ho utilizzato i fusilli lunghi trafilati al bronzo)
12 olive verdi denocciolate in salamoia
500 g di pesce spada freschissimo
3 spicchi d'aglio
1 dl di vino bianco secco
9 steli di erba cipollina freschissima
5/7 cucchiai di ottimo olio extravergine di oliva

Prima di passare al clou della ricetta portate ad ebollizione abbondante acqua salata; nel frattempo sciacquate il pesce spada sotto un getto di acqua fredda, eliminatene la pelle esterna e la spina centrale; a questo punto tagliatelo a cubetti della dimensione di 1 cm x 1 cm (circa).

In una capiente padella antiaderente scaldate l'olio extravergine e aggiungete gli spicchi d'aglio privati della loro camicia e schiacciati; quando saranno dorati, eliminateli e inserite i cubetti di spada.

Lasciate soffriggere lo spada finchè non avrà raggiunto una consistenza piuttosto soda, dopodichè sfumate il tutto con il vino bianco; incorporate le olive verdi sminuzzate e abbassate la fiamma in modo da mantenere il tutto in caldo.

Cuocete la pasta nell'acqua che avete precedentemente portato ad ebollizione e scolatela al dente, poi aggiungetela al ragù di pesce.

Saltate il tutto per un minuto o due a fuoco medio - alto; impiattate e cospargete di erba cipollina appena tagliata. Per chi gradisce, aggiungere un filo di olio extravergine di oliva di prima spremitura.

Una preparazione veloce, semplice e di sicura riuscita che appagherà anche i palati più esigenti; ma non dimenticate che anche l'occhio vuole la sua parte, quindi non trascurate mai tovagliati, stoviglie e affini, perchè spesso possono fare la differenza, specie se i commensali non sono delle buone forchette!

21 marzo 2008

DEBUTTO IN SOCIETA'



Euforia.
Emozione.
Incertezza.
Semplici parole che racchiudono grandi sentimenti.
Sensazioni comuni che talvolta possono segnare grandi giorni, grandi ricorrenze, grandi avvenimenti.
Come oggi, 21 marzo 2008, primo giorno di primavera e primo giorno di vita di questo blog... insomma, il mio debutto in società, come a me piace chiamarlo.
Lo so, lo so, aprire un blog di questi tempi non è cosa nuova tanto meno originale, ma nonostante la mia relativa giovane età ho voglia di condividere le mie passioni e le mie conoscenze acquisite in questi ultimi anni con quanti avranno il piacere e l'interesse di leggermi.
Ma partiamo dall'inizio: dopo anni passati a studiare il meraviglioso mondo dell'arte italiana, mi sono fortuitamente trovata immersa in quella che reputo esserne una delle migliori espressioni: l'arte culinaria.
In questo modesto web-diario racconterò ciò che più amo, quello che meglio mi rappresenta ovvero l'amore per il gusto, il bello, l'eleganza e le buone maniere che troppo spesso vedo ignorate o addirittura rimproverate.
Insomma: benvenuti nel mio mondo.
Alte forchette: piccola guida senza pretese dell'arte del buon gusto.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001